Durvalumab nel setting neoadiuvante con o senza radioterapia stereotassica corporea in pazienti con cancro al polmone non-a-piccole cellule in stadio iniziale
Precedenti studi di fase 2 sulla monoterapia neoadiuvante anti-PD-1 o anti-PD-L1 in pazienti con tumore polmonare non-a-piccole cellule in stadio iniziale hanno riportato tassi di risposta patologica maggiori nell'intervallo del 15-45%.
L'evidenza ha indicato che la radioterapia stereotassica potrebbe essere un potente immunomodulatore nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) avanzato.
È stato valutato l'uso della radioterapia stereotassica corporea nei pazienti con tumore NSCLC in fase iniziale come immunomodulatore per migliorare la risposta immunitaria antitumorale associata all'anticorpo anti-PD-L1 Durvalumab ( Imfinzi ).
È stato condotto uno studio di fase 2 a singolo centro, in aperto, randomizzato e controllato, che ha confrontato il solo Durvalumab nel setting neoadiuvante con Durvalumab neoadiuvante più radioterapia stereotassica nei pazienti con tumore NSCLC in fase iniziale, presso il NewYork-Presbyterian / Weill Cornell Medical Center di New York.
Sono stati arruolati pazienti con tumore NSCLC in stadio precoce potenzialmente resecabile ( stadi clinici I-IIIA secondo la 7a edizione dell'American Joint Committee on Cancer ) di età pari o superiore a 18 anni con un ECOG performance status pari a 0 o 1.
I pazienti idonei sono stati assegnati in modo casuale a Durvalumab nel setting neoadiuvante in monoterapia o a Durvalumab neoadiuvante più radioterapia stereotassica corporea ( 8 Gy x 3 frazioni), senza alcuna stratificazione per variabili cliniche o molecolari.
Tutti i pazienti hanno ricevuto due cicli di Durvalumab a distanza di 3 settimane a una dose di 1.12 g mediante infusione endovenosa della durata di 60 minuti.
Quelli nel gruppo Durvalumab più radioterapia hanno anche ricevuto tre frazioni giornaliere consecutive di radioterapia corporea stereotassica da 8 Gy diretta al tumore primario immediatamente prima del primo ciclo di Durvalumab.
I pazienti senza progressione della malattia sistemica sono stati sottoposti a resezione chirurgica.
L'endpoint primario era la risposta patologica maggiore nel tumore primario. Tutte le analisi sono state effettuate su base intention-to-treat ( ITT ).
Tra il 2017 e il 2020, sono stati sottoposti a screening 96 pazienti e 60 sono stati arruolati e assegnati in modo casuale al gruppo Durvalumab in monoterapia ( n=30 ) o al gruppo Durvalumab più radioterapia ( n=30 ).
26 dei 30 pazienti ( 87% ) in ciascun gruppo hanno subito la resezione chirurgica dei tumori.
Una risposta patologica maggiore è stata osservata in 2 pazienti su 30 ( 6.7% ) nel gruppo Durvalumab in monoterapia e in 16 su 30 pazienti ( 53.3% ) nel gruppo Durvalumab più radioterapia.
La differenza nei tassi di risposta patologica maggiore tra entrambi i gruppi è risultata significativa ( odds ratio grezzo, OR 16.0; P minore di 0.0001 ).
Nei 16 pazienti nel gruppo di doppia terapia con una risposta patologica maggiore, 8 ( 50% ) hanno presentato una risposta patologica completa.
Il secondo ciclo di Durvalumab è stato sospeso in 3 dei 30 pazienti ( 10% ) nel gruppo con doppia terapia a causa di eventi avversi immuno-correlati ( epatite di grado 3, pancreatite di grado 2 e affaticamento e trombocitopenia di grado 3 ).
Eventi avversi di grado 3-4 si sono verificati in 5 pazienti su 30 ( 17% ) nel gruppo Durvalumab in monoterapia e in 6 su 30 (20% ) nel gruppo Durvalumab più radioterapia.
Gli eventi di grado 3-4 più frequenti sono stati iponatriemia ( 3 pazienti, 10%, nel gruppo Durvalumab in monoterapia ) e iperlipasemia ( 3 pazienti, 10%, nel gruppo Durvalumab più radioterapia ).
Due pazienti in ciascun gruppo hanno manifestato eventi avversi gravi ( embolia polmonare, n=1, e ictus, n=1, nel gruppo Durvalumab in monoterapia, e pancreatite, n=1, e affaticamento, n=1, nel gruppo Durvalumab più radioterapia ).
Non sono stati segnalati decessi o decessi correlati al trattamento entro 30 giorni dall'intervento.
Durvalumab neoadiuvante combinato con la radioterapia stereotassica corporea è ben tollerato, sicuro e associato a un alto tasso di risposta patologica maggiore.
Questa strategia neoadiuvante dovrebbe essere convalidata in uno studio più ampio. ( Xagena2021 )
Altorki NK et al, Lancet Oncology 2021; 22: 824-835
Pneumo2021 Onco2021 Farma2021
Indietro
Altri articoli
Studio NADIM II: trattamento neoadiuvante con Nivolumab più chemioterapia basata su Platino versus sola chemioterapia nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule operabile in stadio IIIA o IIIB
Il 20% circa dei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) riceve una diagnosi in stadio III. In...
La regressione patologica linfonodale dopo chemioterapia neoadiuvante predice la recidiva e la sopravvivenza nell'adenocarcinoma esofageo
Esistono prove limitate riguardanti gli effetti prognostici della regressione patologica dei linfonodi ( LN ) dopo chemioterapia neoadiuvante per l'adenocarcinoma...
Camrelizumab neoadiuvante più chemioterapia a base di Platino versus chemioterapia da sola nei pazienti cinesi con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule resecabile in stadio IIIA o IIIB: studio TD-FOREKNOW
Il beneficio di Camrelizumab neoadiuvante più chemioterapia per il tumore al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecabile in stadio...
Trastuzumab emtansine neoadiuvante ridotto con o senza terapia endocrina rispetto a Trastuzumab con terapia endocrina nel tumore mammario in fase iniziale HR+/HER2+: sopravvivenza a 5 anni nello studio WSG-ADAPT-TP
La chemioterapia neoadiuvante è lo standard di cura nel tumore mammario in fase iniziale ( EBC ) positivo per il...
Chemioradioterapia neoadiuvante adattata al rischio nel tumore del retto: rapporto finale dello studio OCUM
Si è determinato se la chemioradioterapia neoadiuvante ( nCRT ) nei pazienti con tumore del retto possa essere limitata nei...
Camrelizumab più chemioterapia a base di Platino versus chemioterapia da sola nel setting neoadiuvante nei pazienti cinesi con cancro al polmone non-a-piccole cellule resecabile in stadio IIIA o IIIB: studio TD-FOREKNOW
Il beneficio di Camrelizumab più chemioterapia nel setting neoadiuvante per il tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecabile in...
Risposta patologica completa e prognosi individuale del paziente dopo chemioterapia neoadiuvante più terapia anti-HER2 nel tumore alla mammella in fase iniziale HER2-positivo
Il raggiungimento della risposta patologica completa ( pCR ) è fortemente prognostico per la sopravvivenza libera da eventi ( EFS...
Associazione della chemioterapia adiuvante nei pazienti con adenocarcinoma pancreatico resecato dopo chemioterapia neoadiuvante multiagente
Il numero totale di pazienti con adenocarcinoma duttale pancreatico ( PDAC ) che ricevono la chemioterapia neoadiuvante ( NAC )...
Valutazione di un test genomico nei pazienti con tumore mammario ERBB2+ dopo chemioterapia neoadiuvante a base di Trastuzumab con o senza Pertuzumab
Sono necessari biomarcatori per guidare l'uso di Pertuzumab ( Perjeta ) nel trattamento del tumore mammario positivo a ERBB2 (...
La FDA ha approvato Opdivo associato a chemioterapia come trattamento neoadiuvante i per pazienti adulti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule resecabile, indipendentemente dallo stato di PD-L1
La Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense ha approvato Opdivo ( Nivolumab ) 360 mg ( iniezione per...